L’IMBRUNIRE

ROMA E ALTROVE

di Giancarlo Pediconi

 

Dal 29 ottobre al 24 dicembre 2021 la galleria La Nuova Pesa di Roma ospita “L’imbrunire. Roma
e altrove”, mostra fotografica di Giancarlo Pediconi. Nella Sala detta Babele saranno esposte 35
immagini di medio formato, in un potente e assoluto bianco e nero, raffiguranti scorci noti e meno
noti della capitale, ma anche altri siti della Toscana, (Maremma, Val d’Orcia, Montagnola senese,
ecc.), della Provenza nei pressi della Camargue. Il momento in cui sono state scattate le foto è
sempre quello del crepuscolo, quando il giorno muore, e le ombre che avanzano, prima di
diventare buio, sembrano essere cariche di mistero come non mai. Un momento temporale
preciso, dalla durata per altro brevissima, che è anche un momento evocativo, fortemente
emotivo, per l’autore degli scatti e per noi.
Giancarlo Pediconi è architetto e l’architettura è molto presente in ogni immagine esposta, sia
quando la troviamo realmente al centro della scena, sia quando invece ne è completamente
assente, ma impone comunque il suo perfetto ordine geometrico alla foto. In alcuni scatti, lungo
le fughe prospettiche che possiamo seguire sino a un punto, lontano, nell’orizzonte, troviamo un
edificio o un monumento, che emergono dall’oscurità, messi in risalto dal chiarore che scompare
alle loro spalle o disegnati nei dettagli dalle prime luci artificiali che li illuminano dall’interno o che
si accendono intorno a loro, quasi come fuochi fatui che attraversano la scena. Nelle foto che
concludono il percorso espositivo, invece, la protagonista assoluta degli scatti diventa la natura,
fotografata anch’essa con sguardo architettonico: le colline, i pini, il tronco di un albero ormai
spoglio, sembrano cedere in queste ultime immagini al buio, dissolversi nella notte che avanza,
ma nel loro ultimo manifestarsi all’occhio che li guarda, mantengono una posizione perfetta,
simmetrica e precisa, che fa pensare all’ultima scena di uno spettacolo, nell’istante prima che si
chiuda il sipario.
Le immagini, digitali, sono state scattate da Pediconi con una Leica M10 MONO, nel corso di
questi 2 ultimi anni. Il bianco e nero enfatizza “l’imbrunire” del momento in cui sono state scattate,
fa risaltare in modo drammatico le superfici, così i giochi della Roma Barocca acquistano potenza
nell’alternarsi dei chiari e degli scuri, gli animali che popolano le fontane sembrano prendere vita
e imparare movimenti nuovi, persino i sanpietrini o l’asfalto bagnato acquistano una loro
matericità, che fa quasi pensare alla pittura. Mentre la natura, che non riflette la luce, diventa

qualcosa di immenso e scuro, o merletto traforato di un rado fogliame, in netto contrasto con il
resto negli scatti cittadini, stagliata contro il cielo in quelli dove è lei a predominare.
La mostra è accompagnata da un catalogo, con testi di Giuseppe Salvatori e Arnaldo Colasanti,
che raccoglie una selezione più ampia delle immagini di Pediconi. Le fotografie sono intervallate
da testi di John Berger.
Giancarlo Pediconi è nato a Roma del 1937, laureato in Architettura presso l’Università La
Sapienza di Roma.
Ha partecipato ad alcuni progetti di opere pubbliche con il noto studio Paniconi – Pediconi, di cui
ha ereditato l’attività e l’esperienza professionale. Attualmente svolge la sua attività come
associato dello studio C. e GC. Pediconi R. Magagnini Architetti Associati.
In particolare ha eseguito la progettazione completa di edifici pubblici e privati, per residenze
singole e collettive, per lo sport e il turismo, per servizi sociali (ospedali, scuole, chiese). Ha svolto
incarichi per importanti enti pubblici, quali il Ministero delle Poste, il Ministero degli Esteri, il
Consorzio per gli Impianti Sportivi, IACP (Istituto Case Popolari), Comune di Roma, Agenzia
Romana per il Giubileo, il Comune d Lucca.
Alla sua attività di progettista ha sempre affiancato la fotografia come passione, coltivata fin dalla
prima gioventù, complice il regalo paterno di una vecchia Leica F.
La predilezione per il BN e un periodo di pratica formativa nella camera oscura, con lunghe ore
notturne rubate al riposo, hanno alimentato questo interesse inducendolo a intensificare questa
attività, ma restando sempre nell’ambito amatoriale.
Ha esposto a Roma con delle personali nella Galleria dell’Oca di Luisa Laureati Briganti nel 1996 e
nel 2007, a Napoli a Palazzo Gravina, Facoltà di Architettura Federico II, nel 2010.
Il 20 luglio 2013 il Comune di Orbetello lo invitava per una personale nella seicentesca Polveriera
Guzman, il tema era il territorio dello Stato dei Presidi con foto in BN e per la prima volta a colori i
sorprendenti interni dell’abbandonata fabbrica ex Montecatini, ora SI.TO.CO. a Orbetello Scalo.
Nell’agosto del 2017 partecipa a una mostra insieme al fotografo Simon D’Exea a Gagliano del
Capo (Lecce) a Palazzo Petrucci organizzata da Christine Ferry.
Ha esposto nella Librogalleria Diagnole di Roma per la mostra “Quasi Utopia” con le foto di
un’architettura del prof. Tato Dierna.
Invitato dalla Galleria del Cembalo di Roma alla mostra “Le Regole del Gioco” insieme a Raffaele
Bartoli e Luca Canonici a Marzo 2021. Tre amateurs: un architetto, un ingegnere industriale, un
cantante lirico, tenore.

 

 

La mostra sarà visitabile fino al 24 dicembre dal lunedì al venerdì nei seguenti orari:

10:00 – 13:30 / 16:00 – 19:30

Gli ingressi saranno contingentati nel massimo rispetto delle vigenti regole. Per accedere alla galleria sarà necessario esibire il GREEN PASS.

 

Tel. 06 3610892

Mail. nuovapesa@farm. it