VIVA. UNA RIVISTA IN CARNE E OSSA

N. 38

Assolo

Assolo non sia orgoglioso isolamento o volo superbo «sulla schiuma del tempo che fugge» (Giuseppe Mazzini) dell’«uomo che se ne va sicuro, agli altri ed a se stesso amico» (Eugenio Montale), ma oblazione di chi emerga dal gruppo «per stare a quella soglia dove non c’è più io e non-io» (Czeslaw Milosz), perdendo sé stesso per possedere, perché viva è la vita, viva la poesia, soltanto «in tal trasformanza, perdendo e possedendo» (Jacopone da Todi)

Sommario:

Philip Schultz, Il dio della solitudine, Donzelli –  Letture 1  – Peppe D’Argenzio, Sax tenore – Letture 2 – Simona Marchini  legge da, Chi ha ucciso mio padre di Édouard Louis – Al termine aperitivo.

Redazione:

Nicola Bultrini, Claudio Damiani, Simone Di Biasio, Emanuele Franceschetti, Stas’ Gawronski, Giuseppe Salvatori.

Si ringrazia per il gentile contributo la Fondazione Claudio Claudi

Sabato 22 febbraio 2020, ore 18.30

Galleria La Nuova Pesa, Via del Corso 530, Roma