SCULTURE E DISEGNI DI ERNESTO PORCARI 2014-2019

di ERNESTO PORCARI

a cura di GIUSEPPE APPELLA

La mostra, a cura di Giuseppe Appella, mette in luce la svolta operata da Porcari nel suo lavoro, non più indirizzato alla creazione di un disegno nello spazio ma proteso verso la costruzione di una forma che generi l’idea e non ne sia automaticamente la sua traduzione.

 

L’origine di questa revisione radicale del suo fare plastico è rintracciabile nella riscoperta del luogo d’origine, l’antica Norba preromana, con le sue possenti mura poligonali, ad incastro, un basolato stradale, terrazzamenti di costruzione e contenimento, il grande torrione, quattro porte d’accesso e una serie di stretti passaggi minori, le “posterule”, che hanno fermato, nel corso del secolo appena trascorso, l’attenzione di scultori come Guerrini e Lardera, Ramous e lo stesso Leoncillo alla costante ricerca di strette vie d’uscita dalle influenze di demiurghi della forma chiusa come Brancusi e Arp.

 

Porcari, complice il disegno quotidianamente esercitato, agli enormi blocchi di calcare delle mura a scarpa della sua infanzia, ha sostituito il ferro, da scaldare, battere, spazzolare, così da raggiungere neri profondi e luminescenze argentee nei piani da inserire o intersecare nello spazio (Maglia rotta, 2018), incrociarli come architravi ed addossarli alla parete perché generino un ritmo perpetuo, riempiano i vuoti ed esaltino valori rigorosamente visivi di volumi organizzati su affilati profili essenziali. Persiste il gioco dei rapporti vuoto-pieno e l’impiego di bacchette metalliche in senso bidimensionale che creano labirinti aerei perpendicolari reciprocamente organizzati per alzare sulla piana dominata dalle mura ciò che una volta era il rifugio temporaneo dei pastori durante la transumanza (La lestra, 2019) e ora è la conferma di un ritrovato rigore formale.

 

LA NUOVA PESA

centro per l’arte contemporanea

Opening: martedì 26 marzo 2019 ore 19.00